IL MONDO DI ALICE DI NADIA75
-Il vento spazzava la valle. Che fatica alzarsi di buon'ora per andare a lavorare i campi. E poi per che cosa? Per portare ricchezza al tiranno che viveva nel castello e pretendeva tutti i proventi del nostro lavoro per arricchirsi lasciando ai sudditi solo il minimo per sopravvivere e, a volte, nemmeno quello...
Nonostante sapeva che il Tiranno non avrebbe mai apprezzato il suo lavoro ogni mattina Alice si svegliava al sorgere del sole, prima di tutti gli altri coltivatori perche' era in quei pochi attimi che riusciva ad assaporare gli odori, i colori della campagna. In quei pochi momenti si sentiva la regina di quel regno in cui era nata e cresciuta: si soffermava ad osservare i fiori appena sbocciati e gli uccelli si venivano a posare fiduciosi sul palmo della sua mano. Passeggiando pensava alla sua vita e ai suoi compagni di lavoro...Rachele e suo marito, il loro volto segnato dalla fatica e dal sacrificio che la campagna provoca, Leonora la loro quasi figlia con i suoi sogni e desideri di scoprire la sua vera identita'e il suo misterioso passato, Sebastiano con quel viso simpatico, burlone tanto impacciato quanto sensibile, l'apparente presenza autoritaria di Isabella e Giovanni cosi' comprensibilmente scontroso e solitario. Alla fine erano una famiglia, strana ma ben amalgamata. Tutte le mattina si sedeva qualche minuto sotto un Ulivo secolare con una semplice vecchia chitarra scordata improvvisando una melodia. Quella mattina pero' mentre si avvicinava si accorse di non essere sola....
CAPITOLO DUE SEQUEL DI KATRINA
Qualcuno la osservava, ma non era una sensazione di pericolo e non si allarmò. Si sedette sotto all'ulivo e iniziò a strimpellare un dolce motivo, antico e triste, mentre scrutava con sguardo attento in mezzo alle frasche ingiallite, finche' li vide..due occhi attenti e spaventati, di un intenso color cielo, che la fissavano.
"Chi sei,? Esci fuori, ti ho visto!"
Con circospezione lui uscì. Un ragazzo più o meno della sua eta'. Alto, muscoloso ma magrissimo, con una zazzera di capelli biondi arruffati, sporco e stracciato.
Alice pensò che fosse l'essere più bello che avesse mai visto, ed al contempo sentì una grande pietà per il suo stato.
Stranamente entrambi sentivano di potersi fidare l'uno dell'altra.
"Perdonami, non ti volevo spaventare. Mi chiamo Brendan. Sono uno schiavo, fuggito dalle miniere del Tiranno. Volevo solo trovare un pò di cibo e poi dirigermi al Nord, dalla mia gente, a Thirakitan.
Alice conosceva la storia. Nelle lunghe sere invernali, durante le veglie intorno al fuoco, gli anziani raccontavano spesso dei Popoli del Nord, grandi alleati di re Rofradio, un'epoca di pace e prosperità. Poi il Tiranno aveva usurpato il trono, e dopo aver conquistato il Sud, aveva attaccato gli antichi alleati nella sua folle corsa al potere.
I Popoli del Nord erano formidabili guerrieri , ma le armi del Tiranno, corruzione e tradimento, li avevano infine sconfitti.
La vendetta fu atroce. Tutti i re e i nobili passati per le armi, la popolazione ridotta in schiavitù. Si narrava che una Resistenza si stesse organizzando, ma pochi ci credevano.
Un' antica leggenda diceva che la pace perduta sarebbe tornata grazie alla Stella Polare...il Nord?
Tuttavia fu piuttosto una percezione di fiducia, empatia e..chissa cosa, che fece rispondere Alice di impulso.
"Non se ne parla neanche! In questo stato non faresti un miglio! Vieni, sei tra amici! Potrai riposarti e nutrirti al sicuro. Ripartirai appena sarai in forze. Io sono Alice...che strano il tuo nome!"
"E' ironico, nella mia lingua vuol dire Principe..." .
2° carta:
Nadia75
…Alice li guardò con curiosità mista a simpatia. Oggi sarebbe stata una giornata diversa, lo sentiva. Iniziarono a percorrere fianco a fianco il tragitto che riportava al villaggio, con la testa piena di domande da fare al suo nuovo amico Brendam, a partire dalle origini del suo nome…
“Alice!!! Finalmente, ma dove eri finita?”
I suoi pensieri vennero improvvisamente interrotti dal richiamo di Enrich, suo compagno di giochi ed avventure sin da bambini, che da pochissimo tempo si era segretamente innamorato di lei.
“Enrich, ciao!!! Mi stavi cercando? Cosa succede? Stavo tornando dalla mia solita passeggiata mattutina e, ehm…penso di aver perso la cognizione del tempo e…”
“E tu chi sei?” La interruppe Enrich, rivolgendosi a Brendam
“…ecco….lui è il motivo del mio ritardo. Si chiama Brendam, abitante di Tirakitan, fuggito miracolosamente dalle miniere del Tiranno. Ha bisogno di riposare e mangiare qualc…”
Non riuscì a terminare il discorso che Enrich continuò:”Alice, io mi sono tremendamente preoccupato per te e tu stai qui in compagnia di uno sconosciuto?!
Chiamato in causa Brendam tentò di spiegare ad Enrich chi fosse e perché si trovasse lì ma Enrich , scuotendo la testa, quasi irriconoscibile nel tono e nello sguardo replicò:” Alice, mi stupisco della tua ingenuità, oggi hanno tentato di aggredire Sebastiano; non credi che questo sconosciuto possa essere un uomo di fiducia del Tiranno, assoldato per guadagnare la tua fiducia?!”
Mentre parlava si avvicinò minacciosamente a Brendam, lo strattonò con forza e lo immobilizzò. Brendam cercò di opporsi ma era troppo debole e rinunciò miseramente.
Alice inizialmente non si oppose, assorta com’era nei suoi pensieri: …e se Enrich avesse avuto ragione? In fondo non sapeva nulla di Brendam, in più quello che era successo a Sebastiano era terribile…I due fatti potevano essere collegati! Ma come aveva fatto ad essere così ingenua!!!
“E’ deciso, lo porteremo al villaggio dagli altri e decideremo insieme la sua sorte!” annunciò fiero Enrich
“Alice, ti prego” implorò Brendam debolmente “non credere a quello parole, non sono vere…io non sono il nemico! Fidati di me, non ti deluderò…aiutami, ti racconterò tutta la mia storia, non lasciare che mi imprigionino ancora…Ti chiedo solo di avere fiducia in me…”
Alice era davvero combattuta tra l’affetto profondo che provava per Enrich e il sentimento istintivo di simpatia e curiosità provato per Brendam. Il suo sguardo penetrante azzurro cielo, quel tono di voce profondo e rassicurante….poteva davvero mentire?
All’altezza del bivio per il villaggio, seppure a malincuore, guardò la sua vecchia ma cara chitarra strinse più forte il manico e con rinnovata determinazione alzò lo sguardo cercando la complicità di Brendam…ora sapeva cosa doveva fare, Enrich avrebbe capito, l’avrebbe perdonata, in fondo era per una giusta causa….
3°carta
Alice non si aspettava certo che la sua vecchia chitarra potesse produrre un rumore tanto sordo sul capo del suo "amico" Enrich...poteva derivare dalla sua estrema cocciutaggine, forse...Comunque il colpo assestato ad Enrich lo tramortì quel tanto necessario ai nostri due amici per imboccare il sentiero che conduceva al bosco. Iniziarono a correre a perdifiato in mezzo alla radura, cercando di mantenere quanto piu' possibile il vantaggio su Enrich, che una volta ripresosi dal colpo avrebbe sicuramente radunato gli uomini del villaggio per dare loro la caccia.
Dove sarrebbero andati? L'idea iniziale di Alice, ora non era più percorribile..non poteva andare a casa ma nonostante tutto guardando Brendan oramai stremato decise di fermarsi.
"Alice, non possiamo fermarci, dobbiamo scappare e trovare un rifugio. Io non voglio essere rinchiuso un'altra volta...non potrei resistere...io..."
Non fece in tempo a completare la frase che improvvisamente una freccia si conficcò nel tronco dell'albero di fronte.
"Ah! Cosa succede?" esclamò impaurita Alice mentre Brendan prontamente la trascinò dietro un cespuglio in attesa di capire da dove provenisse la freccia...Non fu necessario, sentendosi osservati si voltarono e si trovarono di fronte un paio di ragazzotti in attesa armati di arco...
Sarebbe stata una giornata diversa oggi? Così aveva pensato tra sè e sè Alice poco prima. Ora però iniziava ad avere paura, si sentiva in pericolo.
"Chi siete? Cosa volete?" domandò Alice tradendo una finta spavalderia
"Le facciamo noi le domande qui, dato che siete voi due ad essere degli intrusi...Comincia tu, giovane donna" chiese uno dei due ragazzi.
"Io sono Alice, sono nata e cresciuta nel villaggio qui vicino, lui è Brendan abitante del Nord, scampato miracolosamente alla prigionia del Tiranno"
"Chi ci dice che non siate due spie mandate proprio dal Tiranno invece..." replicò il ragazzo
"No" lo interruppe Brendan "avvicinatevi e guardate qui". Mentre diceva questo uscì dal cespuglio , scoprendo il braccio destro e mostrando delle profonde cicatrici che lasciarono senza parole Alice e Turbati i due ragazzi "Questi segni mi sono stati fatti dai guardiani delle miniere del Tiranno che vigilavano sul nostro lavoro tutto il giorno..."
"Io sono Flick" si presentò il piu' robusto dei due ragazzi interrompendo il racconto di Brendan "e lui è mio fratello Flock. Quelle cicatrici le conosciamo bene. Anni fa siamo stati rinchiusi nelle galere del Castello, ma grazie ad una distrazione delle guardie siamo riusciti a scappare rifugiandoci qui.Non siamo soli: tutti coloro che sono riusciti a scappare dalle violenze del Tiranno sono qui nel bosco. Da allora il nostro pensiero fisso è come vendicarci del..."
Il suo discorso fu interrotto bruscamente dal transito di una carrozza che i due ragazzi conoscevano molto bene... Fecero appena in tempo a nascondersi tra le macchie. Per fortuna! La carrozza guidata dai Bruti del Tiranno si dirigeva di gran carriera verso il Castello. Velocemente Alice intravide un uomo che conosceva molto bene, che cercava di divincolarsi...Sebastiano!!! Era stato catturato, ma perchè? Alice soffocò un grido.Non appena la carrozza si allontanò afferrò decisa le mani di Brendan e di Flick ed esclamò: "Dobbiamo liberarlo! Sebastiano è in pericolo!"
I tre uomini si guardarono annuendo: non c'era più tempo da perdere, l'ora della vendetta era giunta....i rischi sarebbero stati tanti ma erano uniti...e questo era importante, insieme avrebbero avuto una chance in più...
4 CARTA, 4° CAPITOLO (spero non ultimo )
….Alice e Brendan seguirono Flick e Flock attraverso i sentieri sconosciuti del bosco. Raggiunsero una piccola radura da cui si diramavano quattro piccoli sentieri che confluivano in un rifugio ricavato nella roccia…Impensabile arrivarci senza una guida esperta. I passanti, ingannati dalla fitta vegetazione, mai avrebbero pensato che nascosto tra gli alberi ci potesse essere un vero e proprio villaggio. Flick li fece entrare in una grande capanna piacevolmente riscaldata da un caldo focolare dove ad attenderli c’era un uomo dagli occhi azzurro mare (o cielo?...non so…), dallo sguardo accattivante e al tempo stesso triste. Alice ne fu immediatamente affascinata, tanto che la sua espressione determinata e spavalda scomparve non appena varcò la soglia, inciampando maldestramente su una trave sconnessa del pavimento in legno…Si ritrovò praticamente in ginocchio:” mmm…un’entrata ad effetto, senza dubbio” pensò tra sé e sé sentendo le sue guance a poco a poco avvampare.
“Ancora nessuno si era inginocchiato ai miei piedi,è una bella sensazione dopo tutto, ah ah ah” esordì l’uomo mentre si avvicinava ad Alice offrendole la sua mano per alzarsi “Sono Giorgio e guido umilmente questo piccolo ma determinato gruppo di persone fuggite dalla furia del Tiranno. Spero che i miei fidi Flick e Flock si siano comportati correttamente con Voi, mia dolce fanciulla…come Vi chiamate?”
A rispondere fu Brendan interrompendo quel momento di smarrimento in cui era letteralmente caduta Alice. “Sono Brendan, abitante di Thirakitan su al Nord, sono fuggito dalle miniere del Tiranno e vorrei tornare al mio paese per unirmi ai miei uomini che stanno organizzando da anni una rivolta contro il Tiranno. Lei è Alice, una splendida abitante del villaggio di Gooselander che mi ha trovato, protetto e che mi aiutando in questa impresa…”
Alice, tornata in sé si ricordò il motivo per cui aveva seguito Flick e Flock, interruppe il racconto di Brendan e con voce forte e decisa esplose dicendo: “Dobbiamo aiutare Sebastiano che è stato catturato dagli uomini del Tiranno e portato nelle sue prigioni, dobbiamo fare qualcosa, cosa stiamo aspettando?”
Giorgio la prese per mano e con una voce suadente e calda come Alice non aveva ancora mai sentito le disse: “Stia tranquilla Alice, troveremo il modo di liberare Sebastiano, a cui tieni molto, fidati di me…ma devi avere ancora un po’ di pazienza. Accomodatevi prego, vi racconto una storia…”
Iniziò a raccontare di come tanti anni fa il re Rofradio, primo grande re del villaggio, morì improvvisamente ufficialmente per una febbre improvvisa, in realtà per mano di un suo lontano cugino Rodolfo il Gramo che usurpò il trono, fece rapire il figlio legittimo Leone, che scomparve misteriosamente…La sua cattiveria si è tramandata nel tempo riuscendo a ingannare anche la storia delle origini di Gooselander, anche la sorte e la storia di Corrado,erede di Rodolfo era alquanto misteriosa….c’è chi pensa sia peggiore del padre, chi che nasconda un mistero che spiegherebbe la sua apparente tirannia legata a doppio filo con le sorti della leggendaria Confraternita dell’Orchidea, un gruppo di valorosi soldati guerrieri sconfitto anni e anni fa dalla furia omicida e devastante del tiranno Rodolfo il Gramo ma nel corso degli anni come un’araba fenice risorto e rinato a nuovo splendore grazie ad un coraggioso guerriero unico sopravvissuto al massacro, il grande Sir Alec…Si racconta infatti che negli anni abbia addestrato nell’ombra uomini altrettanto valorosi e coraggiosi allo scopo di sconfiggere il tirano e riportare sul trono di Gooselander i legittimi eredi…La leggenda, ma da molti credono si tratti di storia vera, parla dell’esistenza di una donna inconsapevole delle sue nobili origini, legittima erede di Gooselander. Lo stesso Giorgio era un lontano discendente del re Rofradio: suo padre vive attualmente in un piccolo maniero vicino al villaggio di Gooselander insieme a sua sorella Leonilde. Da quando è venuta a mancare sua madre, suo padre appare spento e suo accanimento verso la tirannia di Rodolfo prima e Corrado poi si è trasformata in passiva accettazione dello status quo…La voglia di ribellarsi è stata raccolta da lui, Giorgio, datosi alla macchia rinunciando alla sua vita per desiderio di vendetta e ripristino della legalita’…
Ora i segnali di una sommossa grandiosa erano evidenti, il momento di reagire era arrivato: la comparsa improvvisa di un gruppo di abili arcieri mascherati in viso con indosso un mantello raffigurante un’orchidea era giunta fino al piccolo villaggio nascosto nel bosco. Inoltre qualche giorno prima un emissario del villaggio, fidato di Giorgio, aveva intercettato un crucco del tiranno intento a concludere un losco affare: acquisto di armi…Il suo imprevedibile intervento aveva messo in fuga il trafficante di armi e il crucco che nella fuga avevano perso il carico il primo e il denaro il secondo…un vero e proprio bottino utile all’attacco al castello e alla sua successiva ripresa….Ora le armi erano ben custodite nei fienili del villaggio mentre il denaro era oggetto di assidua ricerca dei crucchi di questi giorni….
Alice e Brendan ascoltavano in silenzio il racconto di Giorgio cercando di capire quando avrebbero affrontato il Tiranno e quando avrebbero scoperto davvero la verità…
Giorgio intuendo i pensieri di Alice diede loro una risposta: “ tra qualche giorno Alice si svolgeranno i festeggiamenti per il matrimonio di Corrado, come oramai sapete e quello sarà il giorno perfetto per introdurci nel Castello…La confusione generata da questo avvenimento sarà perfetta per noi….”
Alice lo guardò tra l’incuriosito e il crescente sentimento di attrazione che provava inspiegabilmente per una persona che praticamente non conosceva…”come puoi pensare di entrare nel Castello proprio in quei giorni..la sicurezza sarò sicuramente rafforzata?”
“….Conoscete Stafija De Bonne Adonna e Donna Gioconda Di Castel Disgrazia della Malasponda?....ecco un insospettabile quanto splendido esempio di Cavallo di Troia ahahahaha” concluse sorridendo pacatamente l’enigmatico Giorgio….
5° capitolo conclusivo
….Quella allusione di Giorgio aveva lasciato Alice pensierosa….Cosa aveva in mente di fare? Corrado era vendicativo, violento e poteva contare su un forte, numeroso e fedele esercito.
Dopo una ricca cena Giorgio accompagnò personalmente Alice in una stanza della capanna, nel salutarla si inchinò dolcemente sfiorando con le labbra il palmo della mano e le sussurrò: “Dormi bene e serena, domani sarà una giornata importante…”
Il sonno di Alice non fu né sereno né tranquillo,i sogni si confondevano tra loro ora rivivendo gli avvenimenti della giornata ora prevedendo quello che poteva accadere da lì a poco. Il tutto senza abbandonare il pensiero fisso di Gorgio…Il leggero dormiveglia di Alice venne interrotto dal deciso bussare di Brendam che la invitava a svegliarsi e a fare presto…da lì a poco sarebbero partiti alla volta del Castello! Alice si preparò in fretta e furia e raggiunse Brendan nel cortile…
Incredibile!...il cortile e il sentiero erano affollati di gente elegantemente vestiti in abiti nobiliari e tre grosse carovane attendevano gli ultimi ritocchi prima di partire. In quella confusione Alice fece fatica a riconoscere Giorgio e Brendan…Erano dei perfetti cocchieri in testa ad una carrozza dove stavano comodamente sedute due donne che…non conosceva…”Alice, Sali in carrozza, ti presento Stafija De Bonne Adonna e Isabella, figlia di Donna Gioconda di Castel Disgrazia della Malasponda, che tu gia’ conosci?”
“Si, ma…ehm…cosa succede, perche’ sei vestito cosi’, dove stiamo andando?”
“Mmm, quante domande….Oggi iniziano i festeggiamenti per iol matrimonio di Corrado. Come vedi ci sono tre carovane: una è carica di strumenti musicali, nella seconda ci siamo noi con Stafija che è una danzatrice del ventre reclutata dal Tiranno per allietare il matrimonio, figlia di un un carissimo amico francese di mio padre e nella terza carrozza …mmm…ci sono le armi recuperate nei giorni scorsi…Non perdiamo altro tempo, andiamo!”
…Alice non poteva certo rifiutarsi. Gli eventi avevano preso una piega davvero imprevedibile…Le carovane partirono alla volta del Castello…nessuno si accorse dei 4 occhi increduli che avevano visto e udito tutto: Steve Allocc e Rosemary nel loro innocuo tentativo di conquistare Stafija si erano imbattuti in un piano contro il Tiranno…che fare?! Si guardarono negli occhi e tra lo spaventto e l’incuriosito decisero di seguire la carovana. Montarono a cavallo e la seguirono a distanza e nell’ombra.
Il viaggio stava proseguendo senza intoppi fino a quando le carrozze non vennero bruscamente fermate da una freccia scagliata sul tronco di un albero, i cavalli nitrirono e le donne in carrozza sobbalzarono: “che succede?”- esclamarono all’unisono…
Davanti alle carrozze si materializzò l’esercito dei valorosi soldati della Confraternita dell’Orchidea…non era dunque una leggenda – pensarono Giorgio Alice e Brendan – capeggiato da…da non credere….una donna…Katrina….Alice non credeva ai propri occhi: la sua amica dal passato misterioso cresciuta con amore da Rachele e suo marito era a capo di quel leggendario esercito….
“Alice avro0tempo per spiegare tutto, ora dobbiamo proseguire il nostro viaggio…Forza! Quando voi carovane entrerete, anche noi entreremo, prenderemo alla sprovvista le guardie ed espugneremo il Castello”
Intanto al Castello Corrado era inquieto: in tutti quegli anni non aveva mai dimenticato quella cassapanca dove era nascosto il suo passato, l’unica foto che aveva salvato la custodiva gelosamente, cucita nel risvolto del mantello dal quale non si separava mai. Ricordava ncora quando fu allontanato dal Castello per seguire gli studi in una scuola militare. Non pianse,il suo cuore a poco a poco si indurì ma non abbandonò mai l’dea di scoprire il suo passato e soprattutto le sorti di sua sorella gemella. Le guardie su suo “padre” uccisero l’unica persona disposta a rischiare la propria vita per scoprire la vera storia di Corrado…Le ultime parole prima di morire trafitto da una freccia furono infatti “Non ti fidare di nessuno Corrado, mai, anche in paese c’è chi ti controllo…La verita’ è su al Norde il nome della persona che tanto cerchi è Neilina….” Ritornato al Castello dopo la morte di Rodolfo il Gramo si era trasformato nel Tiranno che tutti conosciamo…Faceva rapire a turno gli abitanti del villaggio di Gooselander per scoprire se davvero conoscevano la verità, li faceva imprigionare con false scuse e dopo personali e lunghi interrogatori (ma comunque non piu’ lunghi di tre giorni!) li liberava non prima di aver fatto bere loro un’acqua purissima chiamata”diamantina” che una strega anni fa gli aveva donato, dal potere magico: faceva dimenticare tutto quello che le persone che la bevevano avevano vssuto e provato nei tre giorni precedenti….Anni e anni di tirania non avevano portato a nulla, se non che nessuno sospettava che lui in realta’ non ambiva ad essere un tirano, bensì sognava una vista serena, tranquilla pacifica…La sua ricerca ossessiva della verità aveva provocato un altro involontario dolore: la sua prima moglie era morta dopo una lunga malttia, polmonite disse il medico di corte, pochi mesi dopo il matrimonio. Lui non le era stato tanto vicino, l’aveva trascurata ne era certo ma ora la vita gli dava un’altra occasione: tra 3 giorni avrebbe sposato un’altra giovane donna e magari la sua vita sarebbe finalmente cambiata…Sapeva che contro di lui si stava organizzando un gruppo di rivoluzionari il cuo scopo era quello di destituirlo anche con la violenza…Come fargli capire che soprattutto lui voleva scoprire la verità…
I suoi pensieri furono interrotti da un suo servo che gli comunicò l’arrivo delle carovane ingaggiate per i festeggiamenti. Sospirò a lungo e si avviò verso il salone dei ricevimenti per accogliere i figuranti scelti per il matrimonio.
Ad accoglierlo invece non c’erano semplici figuranti bensì un gruppo di soldati mascherati che in men che non si dica avevano immobilizzato le guardi personali di Corrado…La reazione di Corrado però li sorprese:” Eccovi dunque…Finalmente siete arrivati, in fondo in fondo vi aspettavo con ansia. Accomodatevi, forse questa farsa finira’…”
Katrina tolse la maschera che copriva il suo viso e guardando fisso negli occhi Corrado disse: “ Cosa significa? Cosa intendete per farsa? Volete farci credere che siete una vittima in questa storia?”
Corrado si avvicinò a Katrina e iniziò a raccontare la sua infanzia solitaria, la sua improvvisa e sorprendente scoperta, il suo allontanamento dal Castello e la sua continua ricerca della verità…Il racconto di Corrado sembrava si concatenasse alla perfezione con i frammenti di verità conosciuti da Giorgio e Katrina, come un pezzo mancante di un sofferto puzzle….
Stafija, Isabellae Alice ascoltavano in religioso silenzio, solo Brendan non credeva alle parole di Corrado e pregustava la vendetta oramai vicina per le sofferenze subite….
Alle parole Nord e Nieline pronunciate da Corrado, Katrina interruppe bruscamente il racconto dicendo: “Aspettate…ehm…aspetta Corrado, vuoi forse dire che l’unico legame che hai con il tuo passato è racchiuso nel nome Nieline?...Nieline è il nome di mia madre…!” A quell’affermazione Corrado tirò fuori la fotografia che ritraeva una bambina che indossava un vestitino bianco con un ciondolo a forma di orchidea…lo stesso che portava Katrina e cheora aveva gli occhi velati di lacrime…
Giorgio, vedendo la foto disse che anche suo padre conservava una foto simile che raffigurava lui il giorno del battesimo”…
Ecco la spiegazione….Re Rofradio aveva 3 figli gemelli, una novità e un evento considerato di buon auspicio a quei tempi. Rodolfo il Gramo, un lontano cugino, arso dall’avidita’ fece uccidere re Rofradio, fece rapire Leone il primo dei tre con l’intento di farlo uccidere, allontanò per sempre Nieline al Nord, lontano da Gooselander e per garantirsi un futuro fece credere che Corrado fosse suo figlio legittimo…. Le esperienze dei nostri 3 fratelli ritrovati sono oramai noti ai lettori…
“Katrina, dove è Nieline?” chiese Corrado ansioso di conoscere tutto ora che la verità era stata finalmente svelata.
“Nieline è rimasta al Nord ma è ansiosa di tornare a Gooselander, la sua terra natia…”
La vendetta che animava Katrina, Giorgio e Corrado era improvvisamente svanita come neve di marzo al sole, ora sentivano di appartenere alla stessa famiglia, ora il futuro era qualcosa di meravigliosa d progettare insieme. Il villaggio di Gooselander sarebbe rinato, basta con le angherie, le violenze, le privazioni… Corrado chiamò subito i suoi servi e comunicò che da oggi e per in’intera settimana l’intero castello sarebbe stato aperto agli abitanti del villaggio. Chiese a Giorgio di far venire suo padre e la sua famiglia al Castello e spedì un gruppo di guardie fidate a prendere Nieline su al Nord ….Tutto doveva essere pronto quando lui si sarebbe sposato…
In Tutta questa confusione gli altri protagonisti della storia che fine avevano fatto? Nulla da dire sul fatto che ttti fossero rimasti senza parole….
Isabella, come desiderato dalla madre, diventò l’ancella preferita della nuova moglie di Corrado
Stafija de Bonne Adonna entrata al Castello come danzatrice del ventre fu letteralmente folgorata da Brendan: riuscì aconvicerlo ad abbandonare i suoi propositi di vendetta e decise di partire verso il Nord con lui per conoscere i mondo, così disse lei
Seve Allocc, inizialmente deluso e e inconsolabile , si fece forza e superò la delusione d’amore grazie ai gustosi manicaretti cucinati da Rosemary e si convinse che forse forse quello che cercava da tutta una vita era lì accanto a lui…con quello sguardo dolce e vivace!...e Rosemary? Anche lei provava un sentimento crescente per quel ragazzotto imbranato ma decisamente romantico e divertente…
Katrina e Sebastiano scoprirono di essere un po’ piu’ che amici, sarà perché Sebastiano era rimasto piacevolmente colpito dalla determinazione di Katrina, sara’ perche’ in fondo Katrina era davvero dolce…
….E Alice? Alice osservava il suo piccolo mondo che fono a qualche giorno fa non presentava nessuna novità all’orizzonte mentre oggi il suo futuro appariva radioso, forse anche grazie alla presenza di un ragazzo determinato e dolce dal nome Giorgio che aveva ritrovato l gioia nei suoi bellissimi occhi azzuro cielo….
Ah dimenticavo, ricordate il famoso bottino che un insospettabile cercava maldestramente di nascondere? Beh il nostro losco figuro dal nome Alterio, appisolatosi un momento su una panchina nella piazza centrale del villaggio, vicino all chiesa, si risveglio’ di soprassalto udendo l’intercedere dei cavalli, delle carrozze e degli uomini mascherati diretti al Castello e, convinto che stessere cercando lui, iniziò a scappare nella direzione opposta, senza voltarsi indietro e, a conferma della sua imprudenza, dimenticò il suo cappello…Beh c’è una giustizia al mondo e c’è davvero un Dio quando a tanto dolore e tristezza dovuto alla morte di un papà si accompagna la fortuna di Adele che preoccupata per non aver trovato una bara per i funerali si fermò un attimo sulla famosa panchina, accanto ad un cappello incustodito che nascondeva un ricco bottino…: non vrebbe sicuramente riportato in vita il suo adorato papà, ma sicuramente la vita della sua famiglia sarebe stata meno difficile….
Beh una favola che si rispetti termina con la frase di rito, banale ma rassicurante. L’abbraccio fraterno per troppo tempo privato tra Leone Nieline e Corrado e il bellissimo concerto che ne seguì (grazie alla prima carrozza colma di strumenti musicali, ricordate?) vale molto di piu’ di…e vissero tutti felici e contenti….
….Ancora una cosa, permettetemi,ma Giovanni che fine aveva fatto? Era l’unico a non essere venuto al Castello e quel misterioso fascio di luce proveniente dal suo capanno, cos’era?....Sicuramente è tutta un’altra storia che aspetta di essere raccontata….
-Il vento spazzava la valle. Che fatica alzarsi di buon'ora per andare a lavorare i campi. E poi per che cosa? Per portare ricchezza al tiranno che viveva nel castello e pretendeva tutti i proventi del nostro lavoro per arricchirsi lasciando ai sudditi solo il minimo per sopravvivere e, a volte, nemmeno quello...
Nonostante sapeva che il Tiranno non avrebbe mai apprezzato il suo lavoro ogni mattina Alice si svegliava al sorgere del sole, prima di tutti gli altri coltivatori perche' era in quei pochi attimi che riusciva ad assaporare gli odori, i colori della campagna. In quei pochi momenti si sentiva la regina di quel regno in cui era nata e cresciuta: si soffermava ad osservare i fiori appena sbocciati e gli uccelli si venivano a posare fiduciosi sul palmo della sua mano. Passeggiando pensava alla sua vita e ai suoi compagni di lavoro...Rachele e suo marito, il loro volto segnato dalla fatica e dal sacrificio che la campagna provoca, Leonora la loro quasi figlia con i suoi sogni e desideri di scoprire la sua vera identita'e il suo misterioso passato, Sebastiano con quel viso simpatico, burlone tanto impacciato quanto sensibile, l'apparente presenza autoritaria di Isabella e Giovanni cosi' comprensibilmente scontroso e solitario. Alla fine erano una famiglia, strana ma ben amalgamata. Tutte le mattina si sedeva qualche minuto sotto un Ulivo secolare con una semplice vecchia chitarra scordata improvvisando una melodia. Quella mattina pero' mentre si avvicinava si accorse di non essere sola....
CAPITOLO DUE SEQUEL DI KATRINA
Qualcuno la osservava, ma non era una sensazione di pericolo e non si allarmò. Si sedette sotto all'ulivo e iniziò a strimpellare un dolce motivo, antico e triste, mentre scrutava con sguardo attento in mezzo alle frasche ingiallite, finche' li vide..due occhi attenti e spaventati, di un intenso color cielo, che la fissavano.
"Chi sei,? Esci fuori, ti ho visto!"
Con circospezione lui uscì. Un ragazzo più o meno della sua eta'. Alto, muscoloso ma magrissimo, con una zazzera di capelli biondi arruffati, sporco e stracciato.
Alice pensò che fosse l'essere più bello che avesse mai visto, ed al contempo sentì una grande pietà per il suo stato.
Stranamente entrambi sentivano di potersi fidare l'uno dell'altra.
"Perdonami, non ti volevo spaventare. Mi chiamo Brendan. Sono uno schiavo, fuggito dalle miniere del Tiranno. Volevo solo trovare un pò di cibo e poi dirigermi al Nord, dalla mia gente, a Thirakitan.
Alice conosceva la storia. Nelle lunghe sere invernali, durante le veglie intorno al fuoco, gli anziani raccontavano spesso dei Popoli del Nord, grandi alleati di re Rofradio, un'epoca di pace e prosperità. Poi il Tiranno aveva usurpato il trono, e dopo aver conquistato il Sud, aveva attaccato gli antichi alleati nella sua folle corsa al potere.
I Popoli del Nord erano formidabili guerrieri , ma le armi del Tiranno, corruzione e tradimento, li avevano infine sconfitti.
La vendetta fu atroce. Tutti i re e i nobili passati per le armi, la popolazione ridotta in schiavitù. Si narrava che una Resistenza si stesse organizzando, ma pochi ci credevano.
Un' antica leggenda diceva che la pace perduta sarebbe tornata grazie alla Stella Polare...il Nord?
Tuttavia fu piuttosto una percezione di fiducia, empatia e..chissa cosa, che fece rispondere Alice di impulso.
"Non se ne parla neanche! In questo stato non faresti un miglio! Vieni, sei tra amici! Potrai riposarti e nutrirti al sicuro. Ripartirai appena sarai in forze. Io sono Alice...che strano il tuo nome!"
"E' ironico, nella mia lingua vuol dire Principe..." .
2° carta:
Nadia75
…Alice li guardò con curiosità mista a simpatia. Oggi sarebbe stata una giornata diversa, lo sentiva. Iniziarono a percorrere fianco a fianco il tragitto che riportava al villaggio, con la testa piena di domande da fare al suo nuovo amico Brendam, a partire dalle origini del suo nome…
“Alice!!! Finalmente, ma dove eri finita?”
I suoi pensieri vennero improvvisamente interrotti dal richiamo di Enrich, suo compagno di giochi ed avventure sin da bambini, che da pochissimo tempo si era segretamente innamorato di lei.
“Enrich, ciao!!! Mi stavi cercando? Cosa succede? Stavo tornando dalla mia solita passeggiata mattutina e, ehm…penso di aver perso la cognizione del tempo e…”
“E tu chi sei?” La interruppe Enrich, rivolgendosi a Brendam
“…ecco….lui è il motivo del mio ritardo. Si chiama Brendam, abitante di Tirakitan, fuggito miracolosamente dalle miniere del Tiranno. Ha bisogno di riposare e mangiare qualc…”
Non riuscì a terminare il discorso che Enrich continuò:”Alice, io mi sono tremendamente preoccupato per te e tu stai qui in compagnia di uno sconosciuto?!
Chiamato in causa Brendam tentò di spiegare ad Enrich chi fosse e perché si trovasse lì ma Enrich , scuotendo la testa, quasi irriconoscibile nel tono e nello sguardo replicò:” Alice, mi stupisco della tua ingenuità, oggi hanno tentato di aggredire Sebastiano; non credi che questo sconosciuto possa essere un uomo di fiducia del Tiranno, assoldato per guadagnare la tua fiducia?!”
Mentre parlava si avvicinò minacciosamente a Brendam, lo strattonò con forza e lo immobilizzò. Brendam cercò di opporsi ma era troppo debole e rinunciò miseramente.
Alice inizialmente non si oppose, assorta com’era nei suoi pensieri: …e se Enrich avesse avuto ragione? In fondo non sapeva nulla di Brendam, in più quello che era successo a Sebastiano era terribile…I due fatti potevano essere collegati! Ma come aveva fatto ad essere così ingenua!!!
“E’ deciso, lo porteremo al villaggio dagli altri e decideremo insieme la sua sorte!” annunciò fiero Enrich
“Alice, ti prego” implorò Brendam debolmente “non credere a quello parole, non sono vere…io non sono il nemico! Fidati di me, non ti deluderò…aiutami, ti racconterò tutta la mia storia, non lasciare che mi imprigionino ancora…Ti chiedo solo di avere fiducia in me…”
Alice era davvero combattuta tra l’affetto profondo che provava per Enrich e il sentimento istintivo di simpatia e curiosità provato per Brendam. Il suo sguardo penetrante azzurro cielo, quel tono di voce profondo e rassicurante….poteva davvero mentire?
All’altezza del bivio per il villaggio, seppure a malincuore, guardò la sua vecchia ma cara chitarra strinse più forte il manico e con rinnovata determinazione alzò lo sguardo cercando la complicità di Brendam…ora sapeva cosa doveva fare, Enrich avrebbe capito, l’avrebbe perdonata, in fondo era per una giusta causa….
3°carta
Alice non si aspettava certo che la sua vecchia chitarra potesse produrre un rumore tanto sordo sul capo del suo "amico" Enrich...poteva derivare dalla sua estrema cocciutaggine, forse...Comunque il colpo assestato ad Enrich lo tramortì quel tanto necessario ai nostri due amici per imboccare il sentiero che conduceva al bosco. Iniziarono a correre a perdifiato in mezzo alla radura, cercando di mantenere quanto piu' possibile il vantaggio su Enrich, che una volta ripresosi dal colpo avrebbe sicuramente radunato gli uomini del villaggio per dare loro la caccia.
Dove sarrebbero andati? L'idea iniziale di Alice, ora non era più percorribile..non poteva andare a casa ma nonostante tutto guardando Brendan oramai stremato decise di fermarsi.
"Alice, non possiamo fermarci, dobbiamo scappare e trovare un rifugio. Io non voglio essere rinchiuso un'altra volta...non potrei resistere...io..."
Non fece in tempo a completare la frase che improvvisamente una freccia si conficcò nel tronco dell'albero di fronte.
"Ah! Cosa succede?" esclamò impaurita Alice mentre Brendan prontamente la trascinò dietro un cespuglio in attesa di capire da dove provenisse la freccia...Non fu necessario, sentendosi osservati si voltarono e si trovarono di fronte un paio di ragazzotti in attesa armati di arco...
Sarebbe stata una giornata diversa oggi? Così aveva pensato tra sè e sè Alice poco prima. Ora però iniziava ad avere paura, si sentiva in pericolo.
"Chi siete? Cosa volete?" domandò Alice tradendo una finta spavalderia
"Le facciamo noi le domande qui, dato che siete voi due ad essere degli intrusi...Comincia tu, giovane donna" chiese uno dei due ragazzi.
"Io sono Alice, sono nata e cresciuta nel villaggio qui vicino, lui è Brendan abitante del Nord, scampato miracolosamente alla prigionia del Tiranno"
"Chi ci dice che non siate due spie mandate proprio dal Tiranno invece..." replicò il ragazzo
"No" lo interruppe Brendan "avvicinatevi e guardate qui". Mentre diceva questo uscì dal cespuglio , scoprendo il braccio destro e mostrando delle profonde cicatrici che lasciarono senza parole Alice e Turbati i due ragazzi "Questi segni mi sono stati fatti dai guardiani delle miniere del Tiranno che vigilavano sul nostro lavoro tutto il giorno..."
"Io sono Flick" si presentò il piu' robusto dei due ragazzi interrompendo il racconto di Brendan "e lui è mio fratello Flock. Quelle cicatrici le conosciamo bene. Anni fa siamo stati rinchiusi nelle galere del Castello, ma grazie ad una distrazione delle guardie siamo riusciti a scappare rifugiandoci qui.Non siamo soli: tutti coloro che sono riusciti a scappare dalle violenze del Tiranno sono qui nel bosco. Da allora il nostro pensiero fisso è come vendicarci del..."
Il suo discorso fu interrotto bruscamente dal transito di una carrozza che i due ragazzi conoscevano molto bene... Fecero appena in tempo a nascondersi tra le macchie. Per fortuna! La carrozza guidata dai Bruti del Tiranno si dirigeva di gran carriera verso il Castello. Velocemente Alice intravide un uomo che conosceva molto bene, che cercava di divincolarsi...Sebastiano!!! Era stato catturato, ma perchè? Alice soffocò un grido.Non appena la carrozza si allontanò afferrò decisa le mani di Brendan e di Flick ed esclamò: "Dobbiamo liberarlo! Sebastiano è in pericolo!"
I tre uomini si guardarono annuendo: non c'era più tempo da perdere, l'ora della vendetta era giunta....i rischi sarebbero stati tanti ma erano uniti...e questo era importante, insieme avrebbero avuto una chance in più...
4 CARTA, 4° CAPITOLO (spero non ultimo )
….Alice e Brendan seguirono Flick e Flock attraverso i sentieri sconosciuti del bosco. Raggiunsero una piccola radura da cui si diramavano quattro piccoli sentieri che confluivano in un rifugio ricavato nella roccia…Impensabile arrivarci senza una guida esperta. I passanti, ingannati dalla fitta vegetazione, mai avrebbero pensato che nascosto tra gli alberi ci potesse essere un vero e proprio villaggio. Flick li fece entrare in una grande capanna piacevolmente riscaldata da un caldo focolare dove ad attenderli c’era un uomo dagli occhi azzurro mare (o cielo?...non so…), dallo sguardo accattivante e al tempo stesso triste. Alice ne fu immediatamente affascinata, tanto che la sua espressione determinata e spavalda scomparve non appena varcò la soglia, inciampando maldestramente su una trave sconnessa del pavimento in legno…Si ritrovò praticamente in ginocchio:” mmm…un’entrata ad effetto, senza dubbio” pensò tra sé e sé sentendo le sue guance a poco a poco avvampare.
“Ancora nessuno si era inginocchiato ai miei piedi,è una bella sensazione dopo tutto, ah ah ah” esordì l’uomo mentre si avvicinava ad Alice offrendole la sua mano per alzarsi “Sono Giorgio e guido umilmente questo piccolo ma determinato gruppo di persone fuggite dalla furia del Tiranno. Spero che i miei fidi Flick e Flock si siano comportati correttamente con Voi, mia dolce fanciulla…come Vi chiamate?”
A rispondere fu Brendan interrompendo quel momento di smarrimento in cui era letteralmente caduta Alice. “Sono Brendan, abitante di Thirakitan su al Nord, sono fuggito dalle miniere del Tiranno e vorrei tornare al mio paese per unirmi ai miei uomini che stanno organizzando da anni una rivolta contro il Tiranno. Lei è Alice, una splendida abitante del villaggio di Gooselander che mi ha trovato, protetto e che mi aiutando in questa impresa…”
Alice, tornata in sé si ricordò il motivo per cui aveva seguito Flick e Flock, interruppe il racconto di Brendan e con voce forte e decisa esplose dicendo: “Dobbiamo aiutare Sebastiano che è stato catturato dagli uomini del Tiranno e portato nelle sue prigioni, dobbiamo fare qualcosa, cosa stiamo aspettando?”
Giorgio la prese per mano e con una voce suadente e calda come Alice non aveva ancora mai sentito le disse: “Stia tranquilla Alice, troveremo il modo di liberare Sebastiano, a cui tieni molto, fidati di me…ma devi avere ancora un po’ di pazienza. Accomodatevi prego, vi racconto una storia…”
Iniziò a raccontare di come tanti anni fa il re Rofradio, primo grande re del villaggio, morì improvvisamente ufficialmente per una febbre improvvisa, in realtà per mano di un suo lontano cugino Rodolfo il Gramo che usurpò il trono, fece rapire il figlio legittimo Leone, che scomparve misteriosamente…La sua cattiveria si è tramandata nel tempo riuscendo a ingannare anche la storia delle origini di Gooselander, anche la sorte e la storia di Corrado,erede di Rodolfo era alquanto misteriosa….c’è chi pensa sia peggiore del padre, chi che nasconda un mistero che spiegherebbe la sua apparente tirannia legata a doppio filo con le sorti della leggendaria Confraternita dell’Orchidea, un gruppo di valorosi soldati guerrieri sconfitto anni e anni fa dalla furia omicida e devastante del tiranno Rodolfo il Gramo ma nel corso degli anni come un’araba fenice risorto e rinato a nuovo splendore grazie ad un coraggioso guerriero unico sopravvissuto al massacro, il grande Sir Alec…Si racconta infatti che negli anni abbia addestrato nell’ombra uomini altrettanto valorosi e coraggiosi allo scopo di sconfiggere il tirano e riportare sul trono di Gooselander i legittimi eredi…La leggenda, ma da molti credono si tratti di storia vera, parla dell’esistenza di una donna inconsapevole delle sue nobili origini, legittima erede di Gooselander. Lo stesso Giorgio era un lontano discendente del re Rofradio: suo padre vive attualmente in un piccolo maniero vicino al villaggio di Gooselander insieme a sua sorella Leonilde. Da quando è venuta a mancare sua madre, suo padre appare spento e suo accanimento verso la tirannia di Rodolfo prima e Corrado poi si è trasformata in passiva accettazione dello status quo…La voglia di ribellarsi è stata raccolta da lui, Giorgio, datosi alla macchia rinunciando alla sua vita per desiderio di vendetta e ripristino della legalita’…
Ora i segnali di una sommossa grandiosa erano evidenti, il momento di reagire era arrivato: la comparsa improvvisa di un gruppo di abili arcieri mascherati in viso con indosso un mantello raffigurante un’orchidea era giunta fino al piccolo villaggio nascosto nel bosco. Inoltre qualche giorno prima un emissario del villaggio, fidato di Giorgio, aveva intercettato un crucco del tiranno intento a concludere un losco affare: acquisto di armi…Il suo imprevedibile intervento aveva messo in fuga il trafficante di armi e il crucco che nella fuga avevano perso il carico il primo e il denaro il secondo…un vero e proprio bottino utile all’attacco al castello e alla sua successiva ripresa….Ora le armi erano ben custodite nei fienili del villaggio mentre il denaro era oggetto di assidua ricerca dei crucchi di questi giorni….
Alice e Brendan ascoltavano in silenzio il racconto di Giorgio cercando di capire quando avrebbero affrontato il Tiranno e quando avrebbero scoperto davvero la verità…
Giorgio intuendo i pensieri di Alice diede loro una risposta: “ tra qualche giorno Alice si svolgeranno i festeggiamenti per il matrimonio di Corrado, come oramai sapete e quello sarà il giorno perfetto per introdurci nel Castello…La confusione generata da questo avvenimento sarà perfetta per noi….”
Alice lo guardò tra l’incuriosito e il crescente sentimento di attrazione che provava inspiegabilmente per una persona che praticamente non conosceva…”come puoi pensare di entrare nel Castello proprio in quei giorni..la sicurezza sarò sicuramente rafforzata?”
“….Conoscete Stafija De Bonne Adonna e Donna Gioconda Di Castel Disgrazia della Malasponda?....ecco un insospettabile quanto splendido esempio di Cavallo di Troia ahahahaha” concluse sorridendo pacatamente l’enigmatico Giorgio….
5° capitolo conclusivo
….Quella allusione di Giorgio aveva lasciato Alice pensierosa….Cosa aveva in mente di fare? Corrado era vendicativo, violento e poteva contare su un forte, numeroso e fedele esercito.
Dopo una ricca cena Giorgio accompagnò personalmente Alice in una stanza della capanna, nel salutarla si inchinò dolcemente sfiorando con le labbra il palmo della mano e le sussurrò: “Dormi bene e serena, domani sarà una giornata importante…”
Il sonno di Alice non fu né sereno né tranquillo,i sogni si confondevano tra loro ora rivivendo gli avvenimenti della giornata ora prevedendo quello che poteva accadere da lì a poco. Il tutto senza abbandonare il pensiero fisso di Gorgio…Il leggero dormiveglia di Alice venne interrotto dal deciso bussare di Brendam che la invitava a svegliarsi e a fare presto…da lì a poco sarebbero partiti alla volta del Castello! Alice si preparò in fretta e furia e raggiunse Brendan nel cortile…
Incredibile!...il cortile e il sentiero erano affollati di gente elegantemente vestiti in abiti nobiliari e tre grosse carovane attendevano gli ultimi ritocchi prima di partire. In quella confusione Alice fece fatica a riconoscere Giorgio e Brendan…Erano dei perfetti cocchieri in testa ad una carrozza dove stavano comodamente sedute due donne che…non conosceva…”Alice, Sali in carrozza, ti presento Stafija De Bonne Adonna e Isabella, figlia di Donna Gioconda di Castel Disgrazia della Malasponda, che tu gia’ conosci?”
“Si, ma…ehm…cosa succede, perche’ sei vestito cosi’, dove stiamo andando?”
“Mmm, quante domande….Oggi iniziano i festeggiamenti per iol matrimonio di Corrado. Come vedi ci sono tre carovane: una è carica di strumenti musicali, nella seconda ci siamo noi con Stafija che è una danzatrice del ventre reclutata dal Tiranno per allietare il matrimonio, figlia di un un carissimo amico francese di mio padre e nella terza carrozza …mmm…ci sono le armi recuperate nei giorni scorsi…Non perdiamo altro tempo, andiamo!”
…Alice non poteva certo rifiutarsi. Gli eventi avevano preso una piega davvero imprevedibile…Le carovane partirono alla volta del Castello…nessuno si accorse dei 4 occhi increduli che avevano visto e udito tutto: Steve Allocc e Rosemary nel loro innocuo tentativo di conquistare Stafija si erano imbattuti in un piano contro il Tiranno…che fare?! Si guardarono negli occhi e tra lo spaventto e l’incuriosito decisero di seguire la carovana. Montarono a cavallo e la seguirono a distanza e nell’ombra.
Il viaggio stava proseguendo senza intoppi fino a quando le carrozze non vennero bruscamente fermate da una freccia scagliata sul tronco di un albero, i cavalli nitrirono e le donne in carrozza sobbalzarono: “che succede?”- esclamarono all’unisono…
Davanti alle carrozze si materializzò l’esercito dei valorosi soldati della Confraternita dell’Orchidea…non era dunque una leggenda – pensarono Giorgio Alice e Brendan – capeggiato da…da non credere….una donna…Katrina….Alice non credeva ai propri occhi: la sua amica dal passato misterioso cresciuta con amore da Rachele e suo marito era a capo di quel leggendario esercito….
“Alice avro0tempo per spiegare tutto, ora dobbiamo proseguire il nostro viaggio…Forza! Quando voi carovane entrerete, anche noi entreremo, prenderemo alla sprovvista le guardie ed espugneremo il Castello”
Intanto al Castello Corrado era inquieto: in tutti quegli anni non aveva mai dimenticato quella cassapanca dove era nascosto il suo passato, l’unica foto che aveva salvato la custodiva gelosamente, cucita nel risvolto del mantello dal quale non si separava mai. Ricordava ncora quando fu allontanato dal Castello per seguire gli studi in una scuola militare. Non pianse,il suo cuore a poco a poco si indurì ma non abbandonò mai l’dea di scoprire il suo passato e soprattutto le sorti di sua sorella gemella. Le guardie su suo “padre” uccisero l’unica persona disposta a rischiare la propria vita per scoprire la vera storia di Corrado…Le ultime parole prima di morire trafitto da una freccia furono infatti “Non ti fidare di nessuno Corrado, mai, anche in paese c’è chi ti controllo…La verita’ è su al Norde il nome della persona che tanto cerchi è Neilina….” Ritornato al Castello dopo la morte di Rodolfo il Gramo si era trasformato nel Tiranno che tutti conosciamo…Faceva rapire a turno gli abitanti del villaggio di Gooselander per scoprire se davvero conoscevano la verità, li faceva imprigionare con false scuse e dopo personali e lunghi interrogatori (ma comunque non piu’ lunghi di tre giorni!) li liberava non prima di aver fatto bere loro un’acqua purissima chiamata”diamantina” che una strega anni fa gli aveva donato, dal potere magico: faceva dimenticare tutto quello che le persone che la bevevano avevano vssuto e provato nei tre giorni precedenti….Anni e anni di tirania non avevano portato a nulla, se non che nessuno sospettava che lui in realta’ non ambiva ad essere un tirano, bensì sognava una vista serena, tranquilla pacifica…La sua ricerca ossessiva della verità aveva provocato un altro involontario dolore: la sua prima moglie era morta dopo una lunga malttia, polmonite disse il medico di corte, pochi mesi dopo il matrimonio. Lui non le era stato tanto vicino, l’aveva trascurata ne era certo ma ora la vita gli dava un’altra occasione: tra 3 giorni avrebbe sposato un’altra giovane donna e magari la sua vita sarebbe finalmente cambiata…Sapeva che contro di lui si stava organizzando un gruppo di rivoluzionari il cuo scopo era quello di destituirlo anche con la violenza…Come fargli capire che soprattutto lui voleva scoprire la verità…
I suoi pensieri furono interrotti da un suo servo che gli comunicò l’arrivo delle carovane ingaggiate per i festeggiamenti. Sospirò a lungo e si avviò verso il salone dei ricevimenti per accogliere i figuranti scelti per il matrimonio.
Ad accoglierlo invece non c’erano semplici figuranti bensì un gruppo di soldati mascherati che in men che non si dica avevano immobilizzato le guardi personali di Corrado…La reazione di Corrado però li sorprese:” Eccovi dunque…Finalmente siete arrivati, in fondo in fondo vi aspettavo con ansia. Accomodatevi, forse questa farsa finira’…”
Katrina tolse la maschera che copriva il suo viso e guardando fisso negli occhi Corrado disse: “ Cosa significa? Cosa intendete per farsa? Volete farci credere che siete una vittima in questa storia?”
Corrado si avvicinò a Katrina e iniziò a raccontare la sua infanzia solitaria, la sua improvvisa e sorprendente scoperta, il suo allontanamento dal Castello e la sua continua ricerca della verità…Il racconto di Corrado sembrava si concatenasse alla perfezione con i frammenti di verità conosciuti da Giorgio e Katrina, come un pezzo mancante di un sofferto puzzle….
Stafija, Isabellae Alice ascoltavano in religioso silenzio, solo Brendan non credeva alle parole di Corrado e pregustava la vendetta oramai vicina per le sofferenze subite….
Alle parole Nord e Nieline pronunciate da Corrado, Katrina interruppe bruscamente il racconto dicendo: “Aspettate…ehm…aspetta Corrado, vuoi forse dire che l’unico legame che hai con il tuo passato è racchiuso nel nome Nieline?...Nieline è il nome di mia madre…!” A quell’affermazione Corrado tirò fuori la fotografia che ritraeva una bambina che indossava un vestitino bianco con un ciondolo a forma di orchidea…lo stesso che portava Katrina e cheora aveva gli occhi velati di lacrime…
Giorgio, vedendo la foto disse che anche suo padre conservava una foto simile che raffigurava lui il giorno del battesimo”…
Ecco la spiegazione….Re Rofradio aveva 3 figli gemelli, una novità e un evento considerato di buon auspicio a quei tempi. Rodolfo il Gramo, un lontano cugino, arso dall’avidita’ fece uccidere re Rofradio, fece rapire Leone il primo dei tre con l’intento di farlo uccidere, allontanò per sempre Nieline al Nord, lontano da Gooselander e per garantirsi un futuro fece credere che Corrado fosse suo figlio legittimo…. Le esperienze dei nostri 3 fratelli ritrovati sono oramai noti ai lettori…
“Katrina, dove è Nieline?” chiese Corrado ansioso di conoscere tutto ora che la verità era stata finalmente svelata.
“Nieline è rimasta al Nord ma è ansiosa di tornare a Gooselander, la sua terra natia…”
La vendetta che animava Katrina, Giorgio e Corrado era improvvisamente svanita come neve di marzo al sole, ora sentivano di appartenere alla stessa famiglia, ora il futuro era qualcosa di meravigliosa d progettare insieme. Il villaggio di Gooselander sarebbe rinato, basta con le angherie, le violenze, le privazioni… Corrado chiamò subito i suoi servi e comunicò che da oggi e per in’intera settimana l’intero castello sarebbe stato aperto agli abitanti del villaggio. Chiese a Giorgio di far venire suo padre e la sua famiglia al Castello e spedì un gruppo di guardie fidate a prendere Nieline su al Nord ….Tutto doveva essere pronto quando lui si sarebbe sposato…
In Tutta questa confusione gli altri protagonisti della storia che fine avevano fatto? Nulla da dire sul fatto che ttti fossero rimasti senza parole….
Isabella, come desiderato dalla madre, diventò l’ancella preferita della nuova moglie di Corrado
Stafija de Bonne Adonna entrata al Castello come danzatrice del ventre fu letteralmente folgorata da Brendan: riuscì aconvicerlo ad abbandonare i suoi propositi di vendetta e decise di partire verso il Nord con lui per conoscere i mondo, così disse lei
Seve Allocc, inizialmente deluso e e inconsolabile , si fece forza e superò la delusione d’amore grazie ai gustosi manicaretti cucinati da Rosemary e si convinse che forse forse quello che cercava da tutta una vita era lì accanto a lui…con quello sguardo dolce e vivace!...e Rosemary? Anche lei provava un sentimento crescente per quel ragazzotto imbranato ma decisamente romantico e divertente…
Katrina e Sebastiano scoprirono di essere un po’ piu’ che amici, sarà perché Sebastiano era rimasto piacevolmente colpito dalla determinazione di Katrina, sara’ perche’ in fondo Katrina era davvero dolce…
….E Alice? Alice osservava il suo piccolo mondo che fono a qualche giorno fa non presentava nessuna novità all’orizzonte mentre oggi il suo futuro appariva radioso, forse anche grazie alla presenza di un ragazzo determinato e dolce dal nome Giorgio che aveva ritrovato l gioia nei suoi bellissimi occhi azzuro cielo….
Ah dimenticavo, ricordate il famoso bottino che un insospettabile cercava maldestramente di nascondere? Beh il nostro losco figuro dal nome Alterio, appisolatosi un momento su una panchina nella piazza centrale del villaggio, vicino all chiesa, si risveglio’ di soprassalto udendo l’intercedere dei cavalli, delle carrozze e degli uomini mascherati diretti al Castello e, convinto che stessere cercando lui, iniziò a scappare nella direzione opposta, senza voltarsi indietro e, a conferma della sua imprudenza, dimenticò il suo cappello…Beh c’è una giustizia al mondo e c’è davvero un Dio quando a tanto dolore e tristezza dovuto alla morte di un papà si accompagna la fortuna di Adele che preoccupata per non aver trovato una bara per i funerali si fermò un attimo sulla famosa panchina, accanto ad un cappello incustodito che nascondeva un ricco bottino…: non vrebbe sicuramente riportato in vita il suo adorato papà, ma sicuramente la vita della sua famiglia sarebe stata meno difficile….
Beh una favola che si rispetti termina con la frase di rito, banale ma rassicurante. L’abbraccio fraterno per troppo tempo privato tra Leone Nieline e Corrado e il bellissimo concerto che ne seguì (grazie alla prima carrozza colma di strumenti musicali, ricordate?) vale molto di piu’ di…e vissero tutti felici e contenti….
….Ancora una cosa, permettetemi,ma Giovanni che fine aveva fatto? Era l’unico a non essere venuto al Castello e quel misterioso fascio di luce proveniente dal suo capanno, cos’era?....Sicuramente è tutta un’altra storia che aspetta di essere raccontata….
Mar Gen 07, 2014 2:55 pm Da CORRY
» HOLIDAYS IN THE TIME OF CRISIS
Mar Ago 27, 2013 3:37 pm Da CORRY
» DESPERATELY SEEKING SISSI' !!!!
Mer Apr 03, 2013 4:07 pm Da Il Terrore dei Sette Mari
» FILASTROCCHE
Mar Mar 12, 2013 12:11 am Da chihiro
» CORRY HA VO-TA-TO !
Gio Mar 07, 2013 9:02 am Da CORRY
» FAVOLESCION SPAZIALE
Mar Gen 29, 2013 3:39 pm Da katrina
» A VOLTE RITORNANO .....
Mar Gen 29, 2013 10:45 am Da JTKIRK
» FINALE N2 MEGLIO TARDI CHE MAI!!!!!!!!!!!!
Lun Nov 12, 2012 1:16 pm Da katrina
» MR CROCODILE CORRY ! PART SIX
Ven Set 21, 2012 2:03 pm Da katrina